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Mercanti di Parole

Il blog di Gennaro Carotenuto

Elezioni, ecco come funziona il Porcellum

Tutti i partiti criticano questa legge eppure il prossimo 24 e 25 febbraio la terza volta che gli italiani si recheranno alle urne (in quanti?) per rinnovare Camera e Senato con il cosidetto Porcellum, ovvero la legge 270/2005.

Dopo il 2006 con la vittoria di Prodi ed il 2008 con il ritorno al “potere” di Berlusconi, anche nel 2013 gli italiani avranno un parlamento dettato dai principi della contestata, ma mai modificata, Legge Calderoli, dal titolo “Modifiche alle norme per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica”.

Un sistema proporzionale “impuro”, nel senso che introduce il principio dei seggi ai singoli partiti, favorendo, però, il raggruppamento in coalizioni e con l’indicazione del premier, senza preferenze, con le liste bloccate, con un premio di maggioranza, nazionale per la Camera e regionale per il Senato, e con le soglie di sbarramento, che differiscono a seconda del ramo parlamentare, della coalizione nella sua interezza, del partito coalizzato o, in alternativa, della lista in corsa solitaria.

Ma andiamo con ordine e analizziamo punto su punto la legge elettorale.

Soglie di sbarramento. Dicevamo una legge che introduce una serie di soglie di sbarramento che differiscono tra Camera e Senato. Per quanto concerne la Camera dei Deputati accedono alla ripartizione dei seggi le coalizioni che superano il 10% dei consensi, mentre per le liste della coalizione la soglia minima è del 2%. Soglia che arriva al 4% per tutte quelle liste che decidono di correre da sole o per quelle le cui coalizioni non abbiano raggiunto il 10%.

Per il Senato, che risente dello spirito “federalista”, la partita si complica, visto che gli sbarramenti e l’assegnazione dei seggi di Palazzo Madama avviene su base regionale. Una coalizione per ottenere seggi deve superare il 20%, ed il 3% per le liste collegate. Soglia dell’8% per le liste che decidono di correre da sole.

Premio di maggioranza. Nazionale per la Camera, regionale per il Senato. Nel Porcellum, infatti, differiscono tra i due rami del parlamento oltre che le soglie di sbarramento anche i premi di maggioranza.

Alla Camera l’assegnazione dei seggi avverrà esclusivamente in base ai risultati nazionali, con 340 seggi su 618 (55%) che saranno assegnati d’ufficio alla coalizione che raccoglierà il maggior numero di consensi, grazie al premio di maggioranza nazionale, con esclusione dei voti espressi all’estero (12 di cui 6 in Europa, 3 in America del Sud, 2 in America del nord, 1 in Asia, Africa, Oceania) e di quelli della Val d’Aosta (1 seggio).

Diversa l’assegnazione a Palazzo Madama dove i seggi verranno ripartiti con premio di maggioranza su base regionale, con l’esclusione del Molise (2 seggi) e dei posti riservati agli eletti all’estero (6, di cui 2 in Europa, 2 in America del Sud, 1 in America del Nord, 1 per Africa, Asia e Oceania).

La quota minima del 55%, si nota, assegnerà quantomeno 13 seggi su 22 in Piemonte, 27 su 49 in Lombardia, 14 su 24 in Veneto, 4 su 7 in Friuli-Venezia Giulia, 5 su 8 in Liguria, 13 su 22 in Emilia-Romagna, 10 su 18 in Toscana, 4 su 7 in Umbria, 5 su 8 nelle Marche, 16 su 28 nel Lazio, 4 su 7 in Abruzzo, 16 su 29 in Campania, 11 su 20 in Puglia, 4 su 7 in Basilicata, 6 su 10 in Calabria, 14 su 25 in Sicilia, 5 su 8 in Sardegna.

Discorso a parte per Val d’Aosta (1 seggio) e Trentino-Alto Adige (6 seggi su 7 uninominali), sottoposte alla tutela delle minoranze linguistiche di ispirazione al testo costituzionale.

Ripartizione dei seggi alla Camera ed al Senato.

Camera:

Piemonte 1 seggi 24;

Piemonte 2 seggi 22;

Lombardia 1 seggi 40;

Lombardia 2 seggi 43;

Lombardia 3 seggi 15;

Trentino-Alto Adige seggi 10;

Veneto 1 seggi 29;

Veneto 2 seggi 20;

Friuli-Venezia Giulia seggi 13;

Liguria seggi 17;

Emilia Romagna seggi 43;

Toscana seggi 38;

Umbria seggi 9;

Marche seggi 16;

Lazio 1 seggi 40;

Lazio 2 seggi 15;

Abruzzo seggi 14;

Molise seggi 3;

Campania 1 seggi 33;

Campania 2 seggi 29;

Puglia seggi 44;

Basilicata seggi 6;

Calabria seggi 22;

Sicilia 1 seggi 26

Sicilia 2 seggi 28

Sardegna seggi 18

Valle d’Aosta seggi 1

Senato

Piemonte seggi 22

Lombardia seggi 47

Trentino-Alto Adige seggi 7

Veneto seggi 24

Friuli-Venezia Giulia seggi 7

Liguria seggi 8

Emilia Romagna seggi 21

Toscana seggi 18

Umbria seggi 7

Marche seggi 8

Lazio seggi 27

Abruzzo seggi 7

Molise seggi 2

Campania seggi 30

Puglia seggi 21

Basilicata seggi 7

Calabria seggi 10

Sicilia seggi 26

Sardegna seggi 9

Valle d’Aosta seggi 1

Il 24 e 25 febbraio sarà la terza volta che gli italiani votano con il Porcellum

Il 24 e 25 febbraio sarà la terza volta che gli italiani votano con il Porcellum

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